TOTO’ – Giovanotto! Carta, calamaio e penna! Su, avanti, scriviamo…
TOTO’ – Dunque, hai scritto?
PEPPINO – Un momento, no?
TOTO’ – E comincia, su!
PEPPINO – Carta, calamaio e penna…
TOTO’ – “Signorina!”…
TOTO’ – “Signorina!”…
PEPPINO – Dove sta?
TOTO’ – Chi?
PEPPINO – La signorina.
TOTO’ – Quale signorina?
PEPPINO – Hai detto: “Signorina!”…
TOTO’ – È entrata una signorina?
PEPPINO – Avanti!
TOTO’ – Animale! “Signorina”, è l’intestazione autonoma della lettera! Oooh! “Signorina!”…
TOTO’ – Come, non era buona* quella “signorina” lì?
TOTO’ – “Signorina… veniamo… noi… con questa mia a dirvi…”
PEPPINO – “…con questa…”
TOTO’ – “Veniamo noi con questa mia a dirvi…”
PEPPINO – “… a dirvi…”
TOTO’ – “Addirvi”. Una parola**: “addirvi”…
PEPPINO – “… addirvi una parola…”
TOTO’ – “… che…”
PEPPINO – “… che…”
TOTO’ – “… che…”
PEPPINO – “… che…”
TOTO’ – “… che…”
PEPPINO – Uno? Quanti?
TOTO’ – Che?
PEPPINO – Uno “che”?
TOTO’ – Uno “che”! Che?
PEPPINO – “… che…”
TOTO’ – “… scusate se sono poche…”
PEPPINO – “… che…”
TOTO “… che… scusate se sono poche, ma settecento milalire… punto e virgola… noi… noi ci fanno, specie che questanno…”. Una parola: “questanno***”. “… C’è stato**** una grande moria delle vacche, come voi ben sapete”… Punto.
PEPPINO – Punto?
TOTO’ – Due punti! Ma sì, fai vedere che abbondiamo*****! Abbondandis in abbondandum! Questa moneta servono******… questa moneta servono… questa moneta servono a che voi vi consolate…”. Oh, scrivi presto!
PEPPINO – “… con l’insalata…”
TOTO’ – “… che voi vi consolate…”
PEPPINO – Ah, “vi consolate”! Avevo capito: “con l’insalata”…
TOTO’ – “Voi vi consolate”… Non mi far perdere il filo, che ce l’ho tutta qui…
PEPPINO – Avevo capito “con l’insalata”…
TOTO’ – “… dai dispiacere*******… dai dispiacere che avreta… che avreta… A-vre-ta”. Eh già, è femmina: femminile. “Che avreta perché…”
PEPPINO – “Perché…”
TOTO’ – Perché?
PEPPINO – Non so.
TOTO’ – Perché “non so”?
PEPPINO – Perché che cosa?
TOTO’ – Perché che?
PEPPINO – Perché?
TOTO’ – “Perché!”
PEPPINO – Ah! “Perché”, qua…
TOTO’ – “Dispiacere che avreta perché”: è aggettivo qualificativo********, no?
PEPPINO – Io scrivo.
TOTO’ – “…perché dovete lasciare nostro nipote, che gli zii, che siamo noi medesimo di persona…”
TOTO’ – Ma che, stai facendo una faticata? S’asciuga il sudore! “…che siamo noi medesimo di persona, vi mandano questo…”.
PEPPINO – “… questo…”
TOTO’ – “… perché il giovanotto è studente che studia, che si deve prendere una Laura*********…”
PEPPINO – “… Laura…”
TOTO’ – “… Laura… che deve tenere la testa al solito posto, cioè…”
PEPPINO – “… cioè…”
TOTO’ – “… sul collo**********”. Punto, punto e virgola, punto e un punto e virgola…
PEPPINO – Troppa roba.
TOTO’ – E lascia fare. Che dica che noi siamo provinciali, che siamo tirati***********?
PEPPINO – Ma è troppo!
TOTO’ – “salutandovi indistintamente… salutandovi indistintamente…” Sbrigati! “Salutandovi indistintamente***********, i fratelli Caponi, che siamo noi”. Apri una parente*************. Apri una parente e dici: “che siamo noi, i fratelli Caponi”.
PEPPINO – “… cafoni…”
TOTO’ – Hai aperto la parente? Chiudila.
PEPPINO – Ecco fatto.
TOTO’ – Vuoi aggiungere qualcosa?
PEPPINO – Ma “senza nulla pretendere” non c’è più?
TOTO’ – No, basta “in data odierna”. Si capisce. Svelto, dai! Chiudi! Andiamo, presto!
Qui trovate alcuni chiarimenti che potrebbero aiutarvi a capire meglio la scenetta per goderne appieno!
* Non era buona? = Non andava bene? Cosa c’era di sbagliato?
** Qui Totò, con la sicurezza e la fiducia che lo caratterizza, ordina a Peppino di scrivere a dirvi tutto attaccato, creando un effetto comico basato sull’errore.
*** Totò chiede a Peppino di scrivere quest’anno tutto attaccato, creando, anche qui, un effetto comico basato sull’ignoranza.
**** C’è stato una moria = C’è stata una moria (comicità scaturita dall’errore)
***** Totò crede di apparire uomo generoso e prodigo utilizzando due punti (:) invece di uno (.)! La scena si ripeterà anche in seguito!
****** Questa moneta servono = Queste monete servono (comicità basata sull’errore)
******* Dai dispiacere che avreta = Dai dispiaceri che avrete (comicità basata sull’errore)
******** Perché = in questo caso congiunzione, ma mai aggettivo qualificativo (comicità innescata dall’ignoranza del personaggio che si pone, invece, come colto e sicuro di ciò che dice!)
********* Totò dice Laura invece di laurea
********** Totò si confonde e invece di usare l’espressione Avere la testa sulle spalle (essere giudizioso), riferendosi al nipote dice “deve avere la testa al solito posto e cioè…sul collo”!!!
*********** Tirati (colloquiale) = avari
************ Qui Totò dovrebbe dire distintamente (con distinzione) dice, invece, indistintamente (senza distinzione)
************* Totò dice apri parente invece di apri parentesi